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La Berretti dell’ Entella allenata da Gianpaolo Castorina e dal suo staff è Campione d’ Italia per la seconda volta nella storia della nostra società. Una giornata da scrivere con la matita  rossa nell’ album dei ricordi biancocelesti che fa il paio con la vittoria di Bassano ottenuta proprio 8 anni fa che segui’ quella dell’ anno precedente nel campionato Juniores. Da Bacci a Castorina passando per Scotto i tre tecnici legati da un filo indissolubile nel percorso sportivo di successi fatto all’ interno della nostra società.

Quella di oggi è una vittoria dal sapore particolare arrivata allo stesso modo in cui la prima squadra ha conquistato la promozione in serie B, nei minuti finali dopo una partita sofferta giocata per un ora in inferiorità numerica ma soprattutto giocata con cuore e lucidità come sa fare una squadra matura al di la della giovane età dei suoi interpreti. Si perchè va ricordato che tra le fila biancocelesti il solo Petrovic era da considerarsi “fuori quota” mentre tutti gli altri componenti appartengono alla leva 2001 il primo anno del biennio Berretti o Primavera.

Un altra caratteristica dei ragazzi di Castorina è che almeno la metà di questi giocatori ha iniziato la sua storia in biancoceleste dal basso dai campionati regionali scalando poi categoria dopo categoria, allenatore dopo allenatore, tutti i campionati fino ad arrivare al trionfo odierno. Una sorta di squadra a “chilometro zero” che rispecchia fedelmente il modello di settore giovanile chiavarese che come ha giustamente ribadito con orgoglio il Presidente Gozzi, ad oggi è uno tra i migliori in Italia. La stagione per i ragazzi di Castorina non è stata delle più facili, anch’ essi fagocitati dalle vicissitudini della giustizia sportiva tanto da iniziare il proprio percorso in campionato il 3 novembre, 6 giornate in ritardo rispetto agli avversari. Giornate recuperate con un tour de force nei mesi successivi.

Difficoltà che hanno cementato un gruppo già solido nel quale Castorina ed il suo prezioso staff hanno saputo infondere certezze tecniche e morali. Il risultato è stato un cammino fatto di 18 vittorie due pareggi e 4 sconfitte, miglior difesa e migliore attacco nel girone vinto dal Torino (fuori classifica) sconfitto anch’ esso, che nel pomeriggio ha battuto l’ Inter  guadagnando cosi il diritto ad incontrare l’ Entella per la Supercoppa Berretti che si disputerà ancora a  Novarello Domenica alle 10,30. Superati brillantemente i turni, per nulla scontati, dei play off incrociando i tacchetti con signore squadre quali Vicenza Novara ecc, l’ Entella è arrivata in finale di fronte ad una Ternana che aveva a sua volta fatto scalpi importanti, in ultimo quello del Catania.

Una partita con molte incognite che i biancocelesti hanno da subito interpretato al meglio prendendo ben presto il comando del gioco e arrivando a sfiorare il gol in più occasioni con Lai, Petrovic e Vianni che al 26 colpisce un palo clamoroso al termine di una bella azione di rimessa. Alla mezzora Petrovic viene sgambettato in area, probabilmente in modo fortuito, ma il direttore di gara sorvola tra le proteste chiavaresi. Sul ribaltamento di fronte la partita cambia completamente. Reale rimasto colpito poco prima recupera in affanno su Di Bartolomeo commettendo fallo al limite dell’ area ; per l’ arbitro è un cartellino rosso pesantissimo tra la disperazione del capitano biancoceleste.

L’ Entella ha il merito di non disunirsi. Castorina la risistema senza cambi arretrando Andreis e spostando Bonini centrale. Tanto sacrificio sia in mezzo al campo che tra le punte permette all’ Entella di non sbandare neppure nella ripresa quando alcune scorribande di Nesta, giocatore pronto per altri palcoscenici, hanno messo i brividi a D’ Amora peraltro sempre attento ed efficace. Anche quando la stanchezza ed il caldo iniziano a farsi sentire l’ Entella mantiene compattezza, Castorina richiama gli sfiancati Meazzi e Brunozzi per far posto a Garbarino e De Rigo. I supplementari sembrano inevitabili mentre Nino Di PIetro  alza il cartello dei 3 minuti di recupero concessi.

Nel primo minuto di questa “appendice” De Rigo si incarica di battere una punizione dalla trequarti e pennella un pallone sul secondo palo dove svetta più in alto di tutti Filip Nagy che porta l’ Entella in paradiso e tutti i suoi compagni appesi alla grigila di fronte al capitano Gianluca Reale che ha seguito tutta la ripresa a bordo campo correndo avanti e indietro quasi non fosse mai uscito dal campo. Il resto è soltanto festa, gioia soddisfazione per un risultato prestigioso per questo splendido gruppo e per tutta la società in una stagione ancora da concludere prima con la Supercoppa già citata quindi Martedi a Ravenna con la semifinale degli Under 15 di Cisco Guida che contenderanno alla Paganese il diritto di giocarsi la finale di categoria.

                                                       marcobianchi