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Una cavalcata emozionante, costruita giorno dopo giorno da un gruppo di ragazzi uniti più che mai.  I biancocelesti nelle difficoltà si sono compattati, dando vita a un campionato da incorniciare. L’Under 14 dell’Entella, allenata da Luca Occhipinti, ha stupito tutti. I chiavaresi hanno disputato un finale di stagione straordinario vincendo il proprio girone contro i pari età del Genoa, della Sampdoria e dello Spezia. 4 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta. Un percorso netto frutto di un anno di intenso lavoro. 

 

“Sono felice e allo stesso tempo emozionato nel commentare quanto fatto dalla squadra”, racconta Mister Occhipinti, “Abbiamo fatto un percorso davvero bellissimo e spero che questi giocatori possano rappresentare il futuro dell’Entella. Al di là del risultato finale, che a me sinceramente interessa fino a un certo punto, penso che la cosa bella sia stata l’unione di questi ragazzi. Ci siamo compattati fin da subito e non abbiamo mai dovuto cambiare il nostro modo di giocare. I ragazzi hanno dimostrato una serietà e un rispetto d’altri tempi. La cosa più bella per me è stata poter utilizzare tutta La Rosa. I 27 ragazzi si sono alternati con regolarità e tutti hanno dato il proprio essenziale contributo”. 

 

Eppure l’anno non era iniziato nel migliore dei modi. Le restrizioni, la pandemia e l’assenza da match ufficiali, avevano complicato, e non poco, i piani dello staff tecnico biancoceleste. “Sono sincero, è stato un anno molto duro e all’inizio non pensavo che la squadra potesse crescere in questo modo”, prosegue Occhipinti, “Devo dire che in tutto questo, però, grandi meriti sono della società. Non ci hanno mai fatto mancare niente e i ragazzi si sono sentiti stimolati a dare tutto anche quando il campionato sembrava un miraggio. L’intensità è sempre rimasta alta e si è creata una sana competizione. Il momento più bello? L’abbraccio finale di tutta la squadra alla fine dell’ultima partita. Vedere tutti in campo festeggiare è stato bellissimo. L’Entella, oltre a essere una scuola di calcio, è sopratutto una scuola di vita e vederli così felici e affiatati, per me, è stato splendido. Voglio ringraziarli tutti, partendo dai quattro portieri Bodrato, Ghiozzi, Pagliarulo e Sanguineti che si sono alternati con regolarità, mantenendo sempre alto il livello delle prestazioni. La solidità dei centrali di difesa Marchetti e Karim Ndiaye, che quest’anno è cresciuto in maniera esponenziale. L’ottimo apporto dei terzini destri Silvano, Di Giosia, Pellini e i terzini sinistri Guglielmi,  Giorgi e Pallavicini. La qualità del nostro centrocampo composto da Ricelli, Annoni, Santinelli, Cargiolli, Pinheiro, Muca, De Lorenzo e Bottaro, leader silenzioso imprescindibile per il nostro collettivo. Infine, voglio ringraziare gli attaccanti che con i loro gol ci hanno trascinato in tutte le partite: Capitan Carbone, un vero e proprio trascinatore, il talentuoso Traniello , Guttadauro, Riolfi, Scarfò, Chiavassa e Erahon. Oltre i ai calciatori voglio condividere questo bellissimo percorso con il mio staff composto dal mio vice Andrea Chiavero, dal Team  Manager Agostino Nicolini, il preparatore atletico Andrea Tridico e il preparatore dei portieri Andrea Cardinali”.