Un pomeriggio da custodire e portare nel cuore. L’Entella è tornata a far visita ai piccoli pazienti dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova con l’obiettivo di portare qualche sorriso e qualche piccolo dono. I biancocelesti sono tornati nelle corsie del reparto di neurochirurgia, adottato ormai da anni simbolicamente dalla famiglia Entella. Un legame sempre più solido, frutto di una collaborazione pluriennale che ha visto nello specifico la società chiavarese in questi anni, attraverso l’Entella nel cuore, l’associazione solidale legata alla Virtus Entella, donare oltre 250.000€ all’ospedale pediatrico genovese.
A far visita tutta la prima squadra, Mister Volpe, lo staff tecnico e una rappresentanza della dirigenza guidata da Sabina Croce, presidente di “Entella nel cuore” e dal direttore generale Matteo Matteazzi, accolti dal direttore generale dell’Istituto Giannina Gaslini Renato Botti e Maurizio Luvizone, segretario generale Gaslini Onlus.
“Siamo davvero grati a Sabina Croce e a tutta la sua grande famiglia dell’Entella. In questi anni si è dimostrata una grande amica del nostro Ospedale che, con uno straordinario impegno, ha continuato a sostenerci in modo concreto con importanti donazioni che hanno permesso di contribuire al miglioramento tecnologico e assistenziale del reparto di Neurochirurgia. Un sostegno davvero importante che racchiude in sé anche un valore simbolico profondo perché, proprio come in una squadra, è insieme che si raggiungono i risultati più grandi” – ha commentato Renato Botti, direttore generale dell’Istituto Giannina Gaslini.
“Un pomeriggio di crescita e di condivisione. Un momento speciale che fa riflettere sulle priorità della vita e che consegna, ancora una volta, un bagaglio di emozioni e sentimenti da portare nel cuore Siamo davvero felicissimi di essere tornati di persona a far visita ai piccoli pazienti” – commenta Sabina Croce, presidente di Entella nel Cuore – “Noi e il Gaslini siamo legati da una stima e da un affetto davvero speciale. Ogni volta che veniamo a far visita a questi piccoli pazienti e ai loro cari rientriamo con la sensazione non di aver dato qualcosa, ma di aver tanto ricevuto. In questi anni purtroppo causa Covid non siamo riusciti a portare avanti le nostre visite annuali al reparto di neurochirurgia, ma il nostro sostegno nei confronti dell’Istituto non è cambiato di una virgola. Abbiamo, infatti, continuato a lavorare sodo per sostenere attivamente, con contributi annuali, quella che riteniamo essere una vera e straordinaria eccellenza del nostro territorio, e sicuramente poter tornare in visita qui ci ha riempito il cuore di gioia. Se mi volto indietro effettivamente penso che di strada insieme ne abbiamo fatta tanta, e tanta ancora ne faremo”.