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Sotto di due gol l’Entella riapre la partita con Tascone, ma nonostante un buon secondo tempo non riesce a trovare il gol del pari. Fabio Gallo al termine del match commenta così la prestazione dei suoi.

“Abbiamo regalato i primi 25 minuti di gioco al Perugia per paura non so neanche io di che cosa. Avevamo preparato il match con l’idea di far girare la palla, consapevoli del fatto che in questo modo avremmo potuto mettere in difficoltà i nostri avversari, e invece, al di là di una buona partenza del Perugia, i gol nascono da errori da parte dei nostri singoli. Dopodiché penso di non dire un’eresia se affermo che nel secondo tempo ha giocato solo l’Entella. Abbiamo avuto una buona reazione e credo che la squadra avrebbe meritato il pareggio.

Nonostante le tre vittorie consecutive la mia è certamente una squadra che non è ancora guarita. Dobbiamo crescere tanto soprattutto in autostima e continuare a lavorare. Credo, però, che ci siano tutti i presupposti per migliorare. Peccato perché oggi sarebbe stato importante uscire dal Curi anche solo con un punto, ma con questo atteggiamento sono certo che ci rifaremo alla prossima.

Dobbiamo far tesoro degli errori commessi e capire che non è ammissibile regalare 25 minuti in questo modo contro squadre dal potenziale importante come il Perugia. Questo deve servici da lezione anche nella preparazione della prossima partita. Io negli ultimi anni ho sempre allenato squadre nel girone C, ma ritengo che quest’anno il B sia davvero un gruppo competitivo, forse il più tosto dei 3 gironi. Può succedere di tutto in ogni partita, contro ogni avversario. Le assenze? Difficile fare delle valutazioni a posteriori. È chiaro che mi sarebbe piaciuto poter contare su tutti gli effettivi, però in ogni partita si cerca di fare il massimo con i giocatori a disposizione. Oggi qualcuno ha fatto bene, qualcun altro meno e da qui farò le mie valutazioni anche in previsione delle prossime partite.

La cosa importante è cercare di eliminare questi errori individuali che oggi hanno compromesso la partita perché quando si va sotto di due gol contro una squadra del calibro del Perugia poi recuperare diventa difficile. Quando si gioca nell’Entella bisogna dimostrare di essere all’altezza di questa maglia perché l’Entella non è una squadra qualunque, così come io, ogni giorno, devo dimostrare di essere all’altezza di allenarla. Tutti dobbiamo farci un bell’esame di coscienza e dare il massimo affinché certe situazioni non si ripetano più”.