Il giorno dopo la chiusura del calciomercato il Direttore Generale Matteo Matteazzi spiega il lavoro svolto dalla società in queste settimane.
“In questo mercato avevamo la necessità di intervenire sulla rosa, eliminando qualche contraddizione tattica che si era creata soprattutto sulla possibilità di adattare i centrocampisti e gli esterni offensivi al 3-5-2 di mister Gallo. Contemporaneamente c’era bisogno di modificare il reparto avanzato, che oggettivamente ha performato nettamente al di sotto delle aspettative. Siamo riusciti nell’obiettivo, pur dovendo affrontare, nel mese di gennaio, qualche momento di carenza di giocatori, dovuto alle incertezze del mercato e a qualche infortunio. Il risultato finale a mio parere è una squadra più ordinata, più completa e più funzionale alle esigenze del tecnico”.
Avete paura che i numerosi movimenti di mercato possano rallentare il processo di crescita della squadra?
“La squadra lavora con entusiasmo e con lo spirito da combattimento che deve essere il nostro marchio di fabbrica. In questo contesto positivo anche i nuovi giocatori che sono stati scelti si stanno integrando bene, consci delle difficoltà del momento ma anche del percorso che stiamo facendo e della condivisione con noi delle motivazioni che li hanno portati a vestire la maglia biancoceleste”.
Si è chiusa dopo tanti anni insieme la storia tra l’Entella e Lorenzo Meazzi. Quanto è stata dolorosa la sua cessione?
“Solamente dal punto di vista affettivo, perché siamo convinti di aver fatto tutto il possibile per trattenerlo, proponendogli più volte il rinnovo contrattuale a cifre che riteniamo assolutamente adeguate. Non ci era mai stata formulata un’offerta per l’acquisizione uguale o simile a quella che abbiamo accettato l’ultimo giorno di mercato dal Pescara. Quindi la strategia della società è stata ben ponderata. In generale, e soprattutto in questo momento particolare, è necessario valutare le motivazioni dei calciatori e nell’ultimo periodo Meazzi ha espresso più volte la volontà di lasciare l’Entella per sposare un nuovo progetto più stimolante per lui. È stato logico assecondare la sua volontà nel momento in cui il Pescara ha formulato un’offerta congrua”.
Come è nata la possibilità di acquisire un calciatore come Matteo Casarotto dalla Virtus Verona?
“Il mercato ci ha offerto la possibilità di fare un investimento di medio lungo termine su un calciatore molto interessante. La specificità del ruolo, la storia del ragazzo e l’assenza di giocatori sotto contratto per la stagione 2024/25 con quelle precise caratteristiche ci ha convinto a cogliere l’opportunità”.
Al termine di questa sessione di mercato, quali possono essere gli obiettivi della squadra per questa seconda parte di stagione?
“In questo momento dobbiamo lavorare in silenzio per riscattare la prima parte di campionato che non è stata soddisfacente; l’unico obiettivo deve essere dare continuità al processo di crescita che stiamo portando avanti”.