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Una conferenza per iniziare a tracciare la prossima stagione. Direttamente dalla sede di Wylab, con inizio alle 15:30, è intervenuto il presidente Antonio Gozzi che, per prima cosa, ha confermato Gennaro Volpe come allenatore dell’Entella anche per il prossimo campionato. Il tutto trasmesso in diretta streaming sui canali ufficiali Facebook e Youtube della società.

 

“Volpe sarà il nostro allenatore anche nella prossima stagione” ha esordito il presidente Gozzi. “Abbiamo commesso errori e avevamo bisogno di una bandiera come Gennaro per ripartire, una figura che ha dimostrato anche in queste ultime, difficilissime partite di Serie B una carica e dedizione unica verso questi colori. Come sempre, anche in occasione di questa decisione, il gruppo dirigente dell’Entella è stato unito e ha trovato una visione comune. Alle critiche reagisco dicendo che a Chiavari abbiamo costruito un gruppo dirigente coeso e compatto, che si stima, e che va giudicato per l’arco dei risultati ottenuti: è lo stesso gruppo che ha mantenuto l’Entella per 6 anni su 8 in Serie B. Ce la metteremo tutta per fare bene in Serie C, poi vedremo cosa succederà”.

 

Il numero uno biancoceleste ha sottolineato l’importanza delle motivazioni: “Se si potesse giocare domattina, sarei già pronto a ricominciare. Invece di avere la bava alla bocca, ultimamente ci siamo un po’ seduti. Cercheremo di dare tutto per far tornare l’Entella dove merita. Sono abituato a parlare delle colpe mie e nostre come gruppo dirigente, più che quelle dei calciatori, perchè è l’unico modo che conosco per crescere. La responsabilità più grande è quella di non aver capito che era finito un ciclo. A Chiavari è necessaria una forte personalità dell’allenatore anche per dare grandi motivazioni, un motivo in più per aver scelto Volpe. Tenere alta la tensione qui è particolarmente difficile. Serve una squadra operaia, umile e dura. In questi campionati il cuore vale più della tecnica. Sappiamo quanto affetto i tifosi riversano in Gennaro, tutti gli vogliono bene. Questa difficile situazione coi tifosi, sperando di poter riaprire presto le porte del Comunale, trova nella scelta di Volpe un punto di forza”.

 

Sui giovani: “Koutsoupias è un giovane giocatore da Serie A, uno dei nostri migliori prodotti. Deve curare un po’ l’aspetto mentale, se riuscirà a farlo diventerà fortissimo. A me piacerebbe restasse qui però troverei ciò ingiusto per la sua carriera. I nostri dirigenti tanto criticati sono gli stessi che hanno scoperto talenti come Ilias e molti altri prima di lui: Zaniolo, Mota, Keita e non solo. Ci sono poi tanti ragazzi forti che abbiamo potuto osservare nelle ultime giornate di campionato e vogliamo continuare su questa strada. Discuteremo sicuramente con Superbi e Volpe per valutare se i nostri giovani sono pronti per la C. Io dico di sì, mi prendo una licenza. Mi piacerebbe dare a questi ragazzi continuità d’impiego e credo potranno far bene in Serie C”.

 

Infine, sui tifosi: “Speriamo di rivedere la Gradinata Sud piena ed entusiasta a sostenere la squadra. Il calcio è uno spettacolo e la prima cosa per riportare il pubblico al Comunale è fare spettacolo e dare emozione. Però anche quando abbiamo fatto grande calcio portando a Chiavari squadre come Parma, Cagliari e Bologna, anche in quelle occasioni il pubblico latitava. 2500-3000 persone, obiettivamente è poco. Sold out solo nelle occasioni dei derby con lo Spezia. Probabilmente c’è stata una frattura perchè negli anni ’60 e ’70 c’era grande affezione, poi è sparito il calcio a Chiavari e l’affezione se ne è andata con lui. Bisogna ricostruirla a partire dalle scuole, perchè se non si riaccendono sentimenti ed emozioni verso i colori sociali, il pubblico latita”.

 

“Sono emozionato perchè la mia storia qui è incredibile. Sono arrivato in C2 e, in 10 anni, sono giunto alla guida di questa squadra. È qualcosa di straordinario, sono felice, orgoglioso e grato alla società per questa grande responsabilità”, parola di mister Gennaro Volpe. “L’Entella, il mister e la squadra hanno bisogno dei tifosi e faremo di tutto per ricreare quell’alchimia che c’era quando sono arrivato ai tempi della C2. Non bisogna mai dimenticare da dove si è partiti. Giusto criticare una stagione del genere, i dati sono oggettivi e impietosi, ma c’è una società e un Presidente che non si tirano indietro e sono pronti a ricostruire”.

 

Sull’Entella che vorrà plasmare: “Voglio dare un’identità a questa squadra che rispecchi il carattere del proprio allenatore, questo è il primo obiettivo. Qua rimarrà e arriverà solo gente motivata. Dobbiamo scegliere dei cani arrabbiati come giocatori, ho detto ciò a Matteazzi e Superbi. Calpestare il prato del Comunale per me è emozione pura e vorrei trasmettere ciò ai giocatori e a tutti coloro che verranno al Comunale. Mi auguro di vedere tante persone perchè io ho vissuto anni in cui il tifo era il 12esimo uomo. In questo momento le parole contano poco, cercheremo coi fatti di ricreare entusiasmo e riconquistare questi tifosi per riavvicinarli alla squadra”.