L’iniziativa è di un gruppo di giovani e notabili chiavaresi che vogliono avere la squadra di calcio della città dimostrando così il senso di modernità delle classe dirigente locale di allora.
Nei decenni che seguono la nascita l’Entella calcio si impone sulla scena sportiva, non solo regionale, diventando via via un elemento di identità di Chiavari e dei chiavaresi, ma anche di un molto più vasto bacino di popolazioni dell’entroterra che gravita sul capoluogo e che vive e prospera intorno al fiume. Vi sono fasi della vita del club molto importanti come quelle degli anni ’60 e degli anni ’80, nelle quali la squadra e la società si mettono in mostra nel calcio professionistico. Poi un lento declino sino al fallimento, la scomparsa del nome, l’oblio. Solo pochi anni fa un gruppo di imprenditori chiavaresi decide di ridare l’onore alla bandiera e ai colori biancocelesti.
Ma è a partire dal 2007, con la Presidenza di Antonio Gozzi, che si ha l’effettivo rilancio e la straordinaria cavalcata che ci porta ai giorni nostri. Gozzi, da imprenditore di rango quale è, intuisce subito le potenzialità del marchio e rilancia l’Entella alla grande.
Dall’avvento della nuova Dirigenza Societaria capitanata dal Presidente Antonio Gozzi, l’Entella scala le categorie passando dall’Eccellenza alla Lega Pro – Seconda Divisione in tre anni raggiungendo nel 2011/12 la finale play off per la promozione in Lega Pro 1 e a seguito di questo risultato viene ammessa come unica ripescata in Lega Pro 1. Nella stagione successiva l’Entella si conquista i playoff grazie alla quinta posizione facendo un campionato straordinario; contro il Lecce la squadra chiavarese gioca la prima sfida promozione il 26 maggio 2013 pareggiando 1-1, mentre nella partita di ritorno giocata a Lecce, l’Entella perde per 2-1 vedendo sfumare il sogno della Serie B. La crescita riguarda inoltre il Settore Giovanile e la Scuola calcio. Il numero degli iscritti è salito a 350 che rappresentano la Società in tutte le categorie regionali e nazionali. I ragazzi sono seguiti da uno staff tecnico e sanitario sempre più preparato e qualificato. Anche per quanto riguarda il Settore Giovanile i risultati non hanno tardato ad arrivare: i titoli di Campioni d’Italia Juniores (2009/2010) e Berretti (2010/2011) lo testimoniano. L’esperienza playoff è servita e si può dire che abbia innescato, in società e squadra, la scintilla decisiva: la Serie B è un sogno realizzabile. Quella che di fatto diventerà l’ultima stagione in Lega Pro coincide con l’anno del Centenario, un particolare che aggiunge ulteriore poesia alla storica promozione in B. Il girone d’andata è una cavalcata trionfale, l’Entella sembra destinata a dominare il campionato. A gennaio, dopo la vittoriosa trasferta di Venezia, il cammino dei biancocelesti si complica: subentrano un po’ di stanchezza per il grande impegno profuso nella prima parte e, forse, la classica paura di vincere. Ma è proprio quando le bianche casacche credono di poter assaporare la gioia del sorpasso al fotofinish, l’Entella compie l’ultimo decisivo sforzo per conquistare la meritatissima promozione, ovvero l’incredibile vittoria in rimonta contro la Cremonese allo stadio “Zini” il 4 maggio 2014 firmata Troiano-Staiti. Il primo campionato di B è una grande palestra per società e squadra, una competizione che rappresenta un’assoluta novità per l’Entella e per tanti dei suoi giocatori. Nonostante il torneo termini con una retrocessione ai playout non mancano le soddisfazioni: le vittorie con Carpi e Frosinone poi promosse in A, i pareggi in stadi blasonati come “Dall’Ara” e “San Nicola”, la vittoria nel derby con lo Spezia, sono tappe fondamentali del percorso di maturazione dell’intera “famiglia” biancoceleste. Il cambio in panchina a 7 partite dalla fine – la società esonera mister Luca Prina per affidare la squadra ad Alfredo Aglietti – non serve a salvare l’Entella, che retrocede ai playout con il Modena. Una squadra, quella emiliana, che in campionato aveva conquistato lo stesso numero di punti dell’Entella e che nelle fasi finali non è andata oltre due pareggi (2-2 al Comunale, 1-1 al “Braglia”). La stagione 2014/15 getta le basi per lo splendido torneo successivo, sempre in Serie B. L’Entella sarebbe stata destinata al ritorno in Lega Pro ma gli illeciti compiuti dal Catania – salvo grazie a “manovre” dei propri dirigenti a discapito delle dirette concorrente per la salvezza – riammettono giustamente i biancocelesti al campionato di Serie B 2015/16. La severa lezione impartita dalla prima stagione di cadetteria è servita all’Entella: la seconda esperienza di fila in B è ricca di soddisfazioni e vittorie figlie di un gioco a tratti travolgente. Dopo i 3 punti conquistati nelle prime 5 partite, la truppa biancoceleste ingrana la giusta marcia e chiude il campionato al 9° posto, a un solo punto di distanza dal piazzamento playoff. Contestualmente cresce il settore giovanile che tra Virtus Entella, Entella Academy e Caperanese Entella vanta circa 500 tesserati, record in Liguria. La Primavera, fiore all’occhiello del vivaio biancoceleste, conquista un prestigioso secondo posto in stagione regolare e approda alle Final Eight emiliane, unica squadra di Serie B conquistarsi un posto tra le grandi.
La stagione sportiva 2016/2017 vede l’Entella protagonista di un grande girone d’andata. I biancocelesti, allenati da Roberto Breda e trascinati dai gol di Ciccio Caputo, a Natale sono a soli 6 punti dal terzo posto. Nel girone di ritorno, tuttavia, la squadra rallenta e la società decide di promuovere Castorina come allenatore della prima squadra.
La stagione 2016/2017, inoltre, è anche la stagione del debutto in serie B con la maglia dell’Entella di Nicolò Zaniolo. Nicolò a fine marzo, infatti, entra nei minuti finali di Benevento-Entella, muovendo i suoi primi passi nel calcio dei grandi. Nel finale di stagione, tuttavia, la scena è ancora una volta tutta per la Primavera. I biancocelesti, guidati tra gli altri proprio da Zaniolo e da Mota Carvalho, sono artefici di un cammino straordinario in Coppa Italia. L’apice viene raggiunto in semifinale, quando i ragazzi di Castorina eliminano in una doppia sfida indimenticabile la Fiorentina, raggiungendo la prima storica finale di coppa Italia. La finale vede l’Entella giocare contro la fortissima Roma. I biancocelesti all’andata, in un Comunale vestito a festa, trovano il pareggio al minuto numero 90 con Mauro Semprini, mentre al ritorno, giocato allo stadio Olimpico di Roma, i giallorossi vincono 2-0 aggiudicandosi il trofeo.
La stagione 2017/2018, vede inizialmente Castorina sulla panchina dell’Entella. La squadra nonostante una partenza buona non rispecchia le aspettative della vigilia e a novembre viene richiamato in panchina Alfredo Aglietti. L’Entella a fine girone d’andata è a metà classifica, ma nel girone di ritorno non riuscirà a trovare continuità di risultati. A due giornate dalla fine del campionato viene chiamato in Panchina Gennaro Volpe, allenatore dell’Under 17. Il tecnico, ex giocatore e Capitano dell’Entella, debutta con una sconfitta 1-0 in casa contro il Frosinone, ma la settimana successiva, la squadra vince a Novara grazie al gol di Crimi e si qualifica per i Play Out. Il doppio scontro, però, come accaduto qualche anno prima con il Modena, non darà soddisfazioni all’Entella: l’avversaria, infatti, è l’Ascoli di Serse Cosmi. L’Entella in virtù di un peggiore piazzamento in classifica non può contare sul fattore campo e il doppio 0-0 salverà proprio la formazione bianconera.
Lo fa con un approccio e un’energia “aziendali”: attenzione estrema alla qualità degli uomini che lavorano con lui; grandi investimenti sulle strutture sportive e sul settore giovanile; organizzazione efficiente e affiatata; coinvolgimento delle forze vive della città, economiche, sociali e culturali sul “progetto Entella”. Gozzi descrive con semplicità cosa intende per “progetto Entella”: “Una società calcistica che vuole arrivare molto in alto e imporsi all’attenzione nazionale anche e soprattutto con la crescita del vivaio e di giovani di talento che da tutta la regione e dal resto d’Italia hanno l’ambizione e l’orgoglio di vestire i colori biancocelesti. Una società che si vanta di coinvolgere centinaia di atleti e le loro famiglie e che è in rete con le più importanti istituzioni cittadine dal Comune, al Banco di Chiavari, all’Ascom, al Centro Benedetto Acquarone, resort per i giocatori provenienti da fuori regione. Il più grande piacere è – credetemi – uscire in città e vedere giovani di tutte le età che, con la divisa dell’Entella portata con orgoglio, raggiungono i campi di gioco.”
Oltre allo straordinario risultato in campionato, i biancocelesti sono artefici di un vero e proprio miracolo sportivo in Coppa Italia. In estate, infatti, i ragazzi di Boscaglia eliminano Siena e Salernitana, ma è a dicembre che riescono a scrivere la storia con una delle imprese più grandi del Club. L’Entella vince a Marassi contro il Genoa al termine di una partita indimenticabile. Nonostante le due categorie di differenza, i biancocelesti vanno in vantaggio per due volte grazie alla doppietta di Icardi, ma vengono ripresi in entrambe le occasioni da due rigori di Piatek. Ai supplementari il Genoa passa in vantaggio, ancora su rigore, questa volta con Lapadula, sembra finita, ma all’ultimo secondo l’Entella trova il gol del pareggio con Adorjan, 3-3. I rigori sembrano non finire mai, si va ad oltranza finchè Paroni, vero e proprio eroe della serata, ipnotizza Lapadula. L’Entella è agli ottavi di finale di Coppa Italia Tim Cup.
Nel turno successivo i biancocelesti giocano a Roma, allo stadio Olimpico contro i giallorossi padroni di casa. Si tratta di una vera e propria festa, più di 600 chiavaresi sbarcano nella capitale, la partita terminerà 4-0 per la Roma, ma l’Entella uscirà a testa alta dal match. Sempre in quella straordinaria stagione la squadra di Chiavari vincerà lo scudetto Berretti, battendo in finale la Ternana, e la Supercoppa, sconfiggendo il Torino. La stagione sportiva, infine, si chiuderà anche con la vittoria del campionato di quarta categoria, torneo dedicato a ragazzi con disabilità.
La stagione 2019/2020 purtroppo passerà alla storia per l’interruzione a causa dell’emergenza sanitaria da CoronaVirus. L’Entella, neo promossa in serie B, parte fortissimo. vince all’esordio con il Livorno, espugna Cremona e si ripete anche a inizio settembre in casa con il Frosinone. 9 punti in 3 partite e primato in classifica. Il girone d’andata è emozionante, dopo un calo fisiologico la squadra disputa un mese di dicembre al limiti della perfezione battendo Juve Stabia ed Empoli in casa e Pisa e Cittadella in trasferta. Al giro di boa i biancocelesti sono quarti in classifica.
Il mercato di Gennaio porta a Chiavari giocatori del calibro di Dezi e Mazzitelli, la squadra l’otto Marzo batte 3-0 l’Ascoli e si trova in zona play off prima dell’interruzione del campionato. Alla ripresa, nel mese di giugno, l’Entella non ha il furore dei primi mesi di campionato e fatica a dare continuità di risultati. La classifica diventa cortissima e i biancocelesti rischiano di essere risucchiati nelle zone calde della graduatoria, ma nel momento di difficoltà l’Entella reagisce alla grande andando a vincere 4-2 al Castellani contro l’Empoli, è la vittoria più importante della stagione. A due giornate dalla fine del campionato l’Entella pareggia 0-0 a Spezia e ottiene la matematica salvezza.
Dopo la salvezza ottenuta, le strade dell’Entella e di Mister Boscaglia si separano. La società biancoceleste affida la guida tecnica a Bruno Tedino. Le vacanze sono cortissime e poche settimane dopo la fine della stagione 2019/2020, l’Entella è già in campo nel ritiro di Ronzone per preparare la nuova stagione 2020/21.
I biancocelesti partono con un pareggio esterno sul campo del Cosenza, prima di arrendersi 2-0 contro la Reggiana. Il campionato prosegue con un pareggio all’ultimo minuto contro la Reggina, prima di altre due x contro squadre forti quali Frosinone e Brescia. La squadra sembra sulla strada giusta, batte Albinoleffe e Pisa in Coppa Italia, ma in campionato perde nettamente con Lecce e Venezia. A metà novembre, dopo l’uno a uno ad Ascoli, Tedino viene esonerato. Al suo posto arriva Vivarini. Nonostante qualche buona prestazione, l’Entella non riesce a trovare punti. La prima vittoria arriva il 27 dicembre, un tre a zero contro il Pescara che sembra dare nuovo vigore alla squadra. Paolucci e compagni, infatti, si ripetono anche tre giorni dopo a Vicenza e il quattro gennaio contro il Cittadella.
Dopo la sosta arriva una sconfitta di misura con il Chievo, ma la settimana successiva l’Entella reagisce subito battendo 2-1 il Pisa. Sembra l’inizio di una grande rincorsa e invece, da quel momento in avanti la squadra non vincerà più. Servono a poco i pareggi con Ascoli, Spal, Brescia, Monza e Lecce. L’Entella non riesce più a vincere e nel mese di aprile viene chiamato in prima squadra Gennaro Volpe, una vera e propria bandiera del Club che fino a quel momento stava raccogliendo ottimi risultati alla guida della Primavera. Proprio dai giovani arriveranno le soddisfazioni più grandi. In prima squadra debuttano Meazzi, Villa, Reali, Muller e Bruno, oltre alle presenze di Simone Andreis, già in campo anche l’anno prima. Al termine della stagione viene confermato in panchina Gennaro Volpe. La squadra a metà luglio si ritrova nel ritiro estivo di Tavarone, a pochi chilometri da Chiavari. Il gusto modo per ripartire, coltivando le proprie origini e ripartendo dal legame con il proprio territorio.
Nella stagione 2021/2022 i biancocelesti sono chiamati a riavvicinare la città dopo la dolorosa retrocessione della stagione precedente. La squadra trova grande continuità soprattutto nelle partite casalinghe, ottenendo tra Gennaio e Aprile il record storico di affermazioni consecutive in serie C tra le mura amiche. La squadra è trascinata dai gol di Silvio Merkaj, giovane attaccante albanese arrivato in estate dai dilettanti, ma manda in doppia cifra anche Andrea Magrassi e Facundo Lescano. Chiuderà con 9 gol e 9 assist, invece, il fantasista Andrea Schenetti. Alla fine del campionato i biancocelesti si posizionano al quarto posto, saltando così il primo turno dei play off. I chiavaresi entrano in scena mercoledì 4 maggio al Comunale con l’Olbia. Karic a inizio ripresa manda avanti l’Entella, prima del definitivo pareggio dei sardi. I biancocelesti si qualificano per il primo turno nazionale in virtù del miglior posizionamento in campionato. Agli ottavi l’Entella pesca il Foggia. Inizia una sfida bellissima che ha il potere di bloccare una città e di creare un fermento tangibile in ogni via di Chiavari. All’andata i satanelli vincono 1-0 con una rete allo scadere di Curcio, ma questo risultato non basterà. Al Comunale, infatti, davanti a più di 3000 spettatori l’Entella passa subito in vantaggio grazie ad un super gol di Rada. Nella ripresa, però, il Foggia prima pareggia con Petermann e poi si ritrova in superiorità numerica grazie a un cartellino rosso rimediato da Schenetti. L’Entella sembra con le spalle al muro, ma non vuole mollare e segna il gol qualificazione con lo squalo Capello, entrato in campo da pochi minuti. I ragazzi di Volpe si qualificano per i quarti di finale dove affronteranno il lanciatissimo Palermo, allenato da Silvio Baldini. L’andata questa volta si gioca al Comunale. Nonostante un pubblico delle grandi occasioni i biancocelesti escono sconfitti 2-1, complicando di molto i piani qualificazione. Per passare il turno, infatti, l’Entella dovrebbe vincere al Barbera con 2 gol di scarto davanti a più di 35000 spettatori. I biancocelesti ci credono, danno tutto quello che hanno. Sbloccano il match con un rigore di Merkaj e poco dopo raddoppiano con Karic, gelando la Favorita. Il Palermo sale sull’ultimo treno e nel finale recupera il risultato qualificandosi per le final four. All’Entella resta un grande orgoglio per un’impresa solo sfiorata, ma in generale per una stagione che ha avuto il merito di riavvicinare il tifo biancoceleste, gettando le basi per una nuova rincorsa che la squadra proverà nella stagione successiva.
La stagione 2022/2023 vede l’Entella partire ai nastri di partenza come una delle squadre maggiormente competitive del campionato di serie C. A Chiavari arrivano De Lucia, Favale, Faggioli, Clemenza, Tascone, Tenkorang, Doumbia, Zamparo, Parodi e Gaston Ramirez. La squadra, complici anche i tanti nuovi innesti, fa fatica a decollare nella prima parte di stagione e a fine girone d’andata insegue la vetta con un distacco di 7 punti. Nel girone di ritorno, però, i biancocelesti cambiano marcia. La squadra inizia ad inanellare una vittoria dopo l’altra e arriva allo scontro diretto con la Reggiana distanziata da 6 punti. Al Mapei Stadium l’Entella, ridotta in inferiorità numerica a fine primo tempo per un doppio giallo a Ramirez, nella ripresa segna con Favale e riapre ufficialmente il campionato. A 4 giornate dalla fine i biancocelesti battono il Pontedera al Comunale grazie al gol di Tenkorang e contemporaneamente la Reggiana pareggia 1-1 con la Recanatese. L’Entella è prima in classifica. 4 giorni dopo, però, i ragazzi di Gennaro Volpe pareggiano a Lucca e vedono così sfumare il sogno promozione diretta. La squadra chiude al terzo posto a 79 punti, record storico tra i professionisti. Ai play off i chiavaresi agli ottavi di finale pescano il Gubbio e perdono 2-0 la gara d’andata. Al ritorno l’Entella gioca una partita praticamente perfetta, vince 3-1, ribalta il risultato e passa ai quarti di finale. Nel turno successivo è ancora sfida con Zeman, questa volta alla guida del Pescara. L’Entella all’andata va in vantaggio con Corbari, colpisce due pali, ma nel finale viene rimontata e perde 2-1. Al ritorno i biancocelesti si presentano con molte assenze e numerose squalifiche. Questa volta la remuntada non riesce. Nonostante l’uno pari con cui termina la prima frazione, nella ripresa il Pescara approfitta al meglio della superiorità numerica e scappa via vincendo 3-2. Si chiude così una stagione intensa, ricca di emozioni e colpi di scena.