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Una carriera da calciatore tra serie A e serie B con le maglie di Lecce, Bari, Como, Monza, Genoa, Ternana e Pescara, oltre alle esperienze da allenatore nei settori giovanili di Parma, Sampdoria e Inter. Il curriculum di Paolo Annoni, neo allenatore dell’Under 17 biancoceleste, non ha bisogno di presentazioni.

“Sono molto contento di essere arrivato all’Entella“, commenta il neo tecnico biancoceleste, “Questa possibilità è nata a margine di una chiacchierata con il Direttore Montali con cui c’è un rapporto di stima da diversi anni. Voglio ringraziare tutta la società e il presidente per questa opportunità e farò del mio meglio per continuare a far crescere il settore giovanile dell’Entella, riconosciuto come eccellenza a livello nazionale.

La mia carriera da allenatore e da giocatore mi ha dato la possibilità di girare tanto e di fare numerose esperienze. Ho sempre cercato di apprendere e di portare con me qualcosa da ogni posto in cui ho lavorato. Ci tengo in questo senso a ringraziare e salutare l’Inter e tutte le persone con cui ho collaborato nelle ultime stagioni. Insieme abbiamo fatto un percorso bellissimo, coronato da uno scudetto Under 15, e per questo avranno sempre un posto nel mio cuore“.

Mister Annoni, nel prossimo campionato, allenerà l’Under 17 dell’Entella, ereditando un gruppo che poche settimane fa si è laureato campione d’Italia di categoria nella finale di Tolentino. “Ho seguito i ragazzi di Scotto e penso che ci sia davvero un ottimo materiale tecnico e umano in questa squadra“, prosegue Annoni, “Conosco Scotto personalmente e ho visto i ragazzi nella finale contro la Pro Sesto. Mi hanno fatto davvero una buonissima impressione e non vedo davvero l’ora di conoscerli meglio e di iniziare a lavorare con loro. Il settore giovanile dell’Entella non ha certo bisogno della mia presentazione. Sono anni che a Chiavari si fa calcio in modo importante e i tanti giovani lanciati tra i professionisti sono il perfetto manifesto del lavoro svolto. I miei punti di riferimento? Come dicevo prima nella mia carriera ho avuto la possibilità di lavorare con tantissimi allenatori molto preparati. Ho cercato di prendere qualcosa da ciascuno di loro e di portare avanti le mie idee di calcio”.